Otite: classificazione e rilevanza clinica

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Dott.ssa Pina Caterina Zambrano

24 luglio 2025
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L’otite non è solo un semplice ‘mal d’orecchio’: è un’infiammazione che può colpire tre zone dell’orecchio — esterna, media o interna — e può avere un decorso acuto o cronico. E' importante conoscerne le cause ed i sintomi per poter prevenire e/o curare questo disturbo agendo nella maniera più corretta.

L’otite è un processo infiammatorio o infettivo che interessa le strutture dell’orecchio. Viene suddivisa, in base alla localizzazione, in:

  • Otite esterna: coinvolge il condotto uditivo esterno.
  • Otite media: l’infiammazione interessa l’orecchio medio tra timpano e ossicini.
  • Otite interna (o labirintite): colpisce l’orecchio interno, con possibile coinvolgimento dell’equilibrio

Importanza clinica

L’otite è molto comune, soprattutto nei bambini (otite media), e può portare a complicanze gravi come mastoidite, perforazione timpanica o, raramente, meningite


1. Otite esterna

Eziologia e fattori di rischio

Colpisce prevalentemente chi frequenta piscine o acque eccessivamente umide (otite del nuotatore). La macerazione cutanea facilita l'invasione da parte di batteri (come Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus), funghi o virus

Sintomi

  • Dolore intenso, accentuato al tatto o durante la masticazione.
  • Prurito, ipoacusia da edema, possibile secrezione sierosa o purulenta

Diagnosi

L’otoscopia rivela arrossamento, edema del condotto, eventuale secrezione, con il timpano normalmente intatto

Trattamento

  • Evitare l’ingresso di acqua.
  • Gocce auricolari antibatteriche, antimicotiche e corticosteroidi.
  • Analgesici se necessario

Prevenzione

  • Asciugare accuratamente l’orecchio dopo il bagno.
  • Non usare cotton fioc o strumenti aggressivi.
  • Cura precoce di eczemi o microtraumi auricolari

2. Otite media

Classificazione

  • Acuta purulenta (OMA): insorgenza rapida, con otalgia, febbre, iperemia timpanica, spesso con effusione purulenta
  • Media effusiva (sierosa): accumulo di liquido senza segni infettivi acuti
  • Media cronica: con perforazione persistente, otorrea ricorrente o presenza di colesteatoma

Eziologia e patogenesi

  • Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis sono i principali patogeni
  • L’ostruzione della tuba di Eustachio, spesso dovuta a raffreddore, allergie o adenoidi, favorisce l’accumulo di secrezioni e germi

Sintomatologia

  • OMA: dolore intenso, febbre, otorrea, irritabilità nei bambini
  • Effusiva: sensazione di ovattamento e temporanea ipoacusia
  • Cronica: sordità, secrezioni costanti, rischio di colesteatoma e infiammazione persistente

Diagnosi

  • Otoscopia (e otoscopia pneumatica), timpano rosso e mobile ridotto.
  • Timpanometria e audiometria per forme effusive o croniche

Trattamento

Tipo

Terapia

Otite media acuta

Analgesici (ibuprofene, paracetamolo); se gravi, under 2 anni o recidivanti, Amoxicillina ± ac. clavulanico per 7–10 giorni.

Media effusiva

Monitoraggio, esercizi tubarici, sonda a palloncino; valutazione chirurgica se persiste oltre 3 mesi con deficit uditivo.

Media cronica/colesteatoma

Gocce per otorrea, chirurgia (cofochirurgia, timpanoplastica) per ricostruire timpano e ossicini.

Complicanze

  • Mastoidite, paralisi facciale, labirintite, meningite, ascessi intracranici: rare ma gravi.

Prevenzione

  • Evitare il fumo passivo.
  • Lavaggi nasali e gestione delle infezioni respiratorie.
  • Vaccinazioni (es. pneumococco) riducono le recidive

3. Otite interna (Labirintite)

  • Interessa i canali vestibolari e cocleari dell’orecchio interno, spesso a causa virale.
  • Sintomi principali: vertigini, nausea, acufeni, ipovisione uditiva.
  • Diagnosi specialistica audiologica e neurologica; trattamento con antivirali, corticosteroidi e riabilitazione vestibolare.

Conclusioni

L’otite rappresenta un’importante sfida terapeutica in otorinolaringoiatria. Un approccio efficace deve combinare:

  1. Diagnosi accurata mediante otoscopia e test audiologici;
  2. Trattamento mirato, basato su tipo e gravità;
  3. Misure preventive per ridurre recidive e complicanze.

Un tempestivo intervento, in particolare nelle forme acute o croniche, è essenziale per prevenire danni permanenti all’udito e al sistema nervoso centrale.

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Dott.ssa Pina Caterina Zambrano

Sono un'audioterapista appassionata con anni di esperienza nel trattamento e nella riabilitazione delle problematiche uditive e dei disturbi correlati. La mia missione è aiutare le persone a riscoprire la gioia di comunicare e vivere una vita piena attraverso un ascolto ottimale.