1. Audiometria Tonale
- Pure-tone audiometry misura le soglie uditive su frequenze comprese tra 125 Hz e 8 kHz tramite trasduttori. Il risultato principale è l’audiogramma, che mostra grado e tipo di perdita uditiva (trasmissiva, neurosensoriale o mista).
2. Audiometria Ossea
- L’audiometria ossea bypassa l’orecchio esterno e medio, trasmettendo il suono direttamente alla coclea tramite vibrazione delle ossa craniche per distinguere la natura della perdita uditiva.
3. Audiometria Vocale
- Comprende due test principali:
- Soglia di Udibilità: il livello minimo a cui il paziente percepisce la presenza del parlato.
- Soglia di Intelligibilità o discriminazione vocale: la soglia alla quale il paziente riconosce correttamente il 50 % del parlato.
- È fondamentale perché, pur essendo utile, l’audiometria tonale non sempre predice la capacità di comprendere il linguaggio nell’interazione quotidiana.
4. Matrix Test (speech-in-noise adattivo)
- È un test soggettivo avanzato che utilizza frasi generate da una matrice linguistica (nomi, verbi, aggettivi, ecc.), con risultati altamente riproducibili e impossibili da memorizzare.
- L'obiettivo è determinare il rapporto segnale-rumore in cui il paziente comprende correttamente il 50 % delle parole, con precisione di circa ±1 dB .
- Rispetto ai test con parole in silenzio, il Matrix test è molto più rappresentativo della vita reale e può distinguere pazienti con audiogrammi simili ma diverse capacità di comprensione in ambienti rumorosi.
5. Symphonia Test: consapevolezza ambientale e direzionalità
Il Symphonia Test va oltre la soglia uditiva e valuta la capacità di un paziente di localizzare suoni e gestire ambienti complessi:
- Simula ambienti reali (caffè, strada, ristorante, mare) mediante algoritmi immersivi (Ambisonic + VBAP), permettendo di posizionare fonti sonore direzionali sopra, sotto o attorno all’ascoltatore.
- Utile per verificare la percezione spaziale, la direzionalità e l’efficacia di funzioni come riduzione del rumore o microfoni direzionali, facilitando counseling personalizzato e fitting ottimizzato.
6. Live Speech Mapping
Il Live Speech Mapping è una tecnica avanzata per adattare e verificare gli apparecchi acustici, utilizzata per assicurare che siano programmati in modo ottimale per le esigenze uditive individuali del paziente. I risultati ottenuti vengono riportati sullo “speech banana” che fornisce le indicazioni per comprendere se la regolazione delle protesi è corretta o necessita di variazioni. Si possono osservare picchi, intensità e adattare il fitting in tempo reale, garantendo comfort e performance ottimali.
SINTESI CLINICA
Test |
Scopo principale |
Applicazione clinica |
Audiometria tonale/ossea |
Misurare soglie uditive |
Diagnosi e classificazione della perdita |
Audiometria vocale |
Valutare soglia e comprensione del parlato |
Supportare il counseling e la comprensione funzionale |
Matrix Test |
Misurare comprensione in ambienti rumorosi |
Selezione tecnologica e ambiente, fitting funzionale |
Symphonia Test |
Simulare ambienti realistici e direzionali |
Counseling, verifica funzionale, personalizzazione protesica |
Live Speech Mapping |
Verificare il parlato reale durante fitting |
Coinvolgimento del paziente, affinamento immediato della curva |
Conclusioni
Gli esami soggettivi rappresentano la componente essenziale del percorso audiologico. Essi integrano misure tecniche (audiogramma) con valutazioni funzionali (parlato, rumore, contesto). In particolare:
- Gli strumenti di speech-in-noise e ambientali (Matrix, Symphonia) offrono informazioni realistiche indispensabili per fitting moderni.
- L’Audiometria Vocale fornisce una base interpretativa utile nella vita di tutti i giorni.
- L’Audiometria Tonale e Ossea restano fondamentali per una diagnosi precisa.
- Il Live Speech Mapping valorizza la comprensione del parlato reale e migliora l’esperienza di fitting.
Insieme, questi strumenti permettono di costruire un percorso riabilitativo efficace, altamente personalizzato, ben supportato dal punto di vista scientifico e centrato sulla persona.